Primo Riccitelli home

L'azione ha luogo a Firenze nel pomeriggio del 7 aprile 1498, il giorno in cui, come avverte un banditore tra squilli di tromba prima che il sipario si apra, avrà luogo la sfida tra i frati di S. Marco e i frati Minori.
I frati di S. marco sostengono che la scomunica lanciata contro il loro Priore, Girolamo Savonarola, è nulla e che, a riprova di questa verità, frate Domenico da Pescia passerà in mezzo al fuoco, sicuro di non bruciare. E' un vero e proprio giudizio di Dio che sta per cominciare.
Quando si apre il sipario si vede una sala della casa di Bernardo del Nero, ex giudice dei malefizi: un grande terrazzo dà sulla piazza della Signoria. Bernardo sta comprando da Venanzio (un venditore di cera) centinaia di moccoletti con cui egli, sicuro della vittoria dei Piagnoni (seguaci di Savonarola e nemici dei Medici) alla fazione dei quali appartiene, illuminerà la casa e la facciata.
Bernardo narra che la nipote Anna Maria è innamorata di un giovane, un certo Baldo, che egli detesta, dell'avversa fazione dei Compagnacci (che assieme agli Arrabbiati sono nemici di Savonarola e dei suoi sostenitori) Anna Maria non sposerà Baldo: sposerà invece, di autorità, il piagnone goffo e rude Noferi, di Ceccone dalle Corniole. Giunge intanto la fantesca (la domestica) ad annunziare che Baldo è venuto a sapere dell'imminenza delle nozze e che ha deciso di opporsi ad esse con tutti i suoi mezzi e con tutte le sue forze.
Come mai Baldo ha potuto scoprire la trama, se Bernardo ha rinchiuso da tre giorni Anna Maria in una stanza buia con le finestre sprangate per impedirle di comunicare con l'innamorato?
Baldo da tempo aveva scritto alla fanciulla "Se vedrò i tuoi fiori sul davanzale - comprenderò che ti minaccia male - e ci fosse la morte da ammazzare - io giuro di venirti a liberare". Bernardo rimane stizzito alle rivelazioni della fantesca.
Giunge intanto una turba di ragazzi vestiti di bianco. Sono i piccoli seguaci di Savonarola che danno la caccia, per gettarle alle fiamme, a tutte le cose profane ed impure: ai libri, alle pitture, alle musiche, agli specchi, ai drappi di vivaci colori. I ragazzi entrano nella stanza di Anna e ne ritornano con la preda: un vasetto di garofani, alcune bende variopinte ed una lettera. Sono rincorsi da Anna Maria che rivuole le sue cose; ma Bernardo interviene a difesa dei ragazzi che si allontanano, mentre Anna si ribella allo zio, al quale dice che non sposerò il brutto uomo che vogliono darle. Bernardo prima rude, poi falsamente tenero, dice alla fanciulla che ella si agita tanto per uno che sa delle sue nozze e nulla fa per impedire il matrimonio.
Anna è colpita da queste parole e dà in uno scoppio di pianto. E prende questa risoluzione: se Baldo non verrà a liberala, ella sposerà Noferi. Lo zio è raggiante. Giungono i parenti dello sposo, ai quali tutti vanno incontro. La scena rimane vuota, ma si rianima subito. dalla cappa del camino scendono Baldo ed altri Compagnacci, e si nascondono rapidamente. Rientra Bernardo con la comitiva.
Tutto è pronto per il matrimonio. nel momento di firmare, Anna Maria, disperata, dà un grido: "Baldo!" - "Son qua" - risponde questi. I Compagnacci irrompono producendo disordine e confusione. Baldo sguaina la spada, mentre Bernardo non trova altro rimedio che quello di mandare a chiamare il Bargello.
Prima che questo giunga, Anna Maria e Baldo, rimasti soli, si giurano fedeltà. All'arrivo del Bargello, Baldo getta una sfida: egli non crede che il frate passerà sul fuoco. Se vi passerà rinuncerà ad Anna Maria e darà tutti i suoi beni a Bernardo; ma questi deve promettere che se il frate non passerà sul fuoco gli farà sposare Anna. Bernardo ed i Piagnoni accettano. Si spalancano le vetrate.
Passa il corteo dei Piagnoni, la catasta (di legno) è accesa, si odono cantare i salmi. Anna Maria è turbata, teme che Baldo perda la scommessa; Baldo invece è sicuro. Infatti tra i frati si accende una disputa che finisce quando il fuoco della catasta sta per spegnersi. La fola, credendosi beffata, urla contro i Piagnoni e li minaccia.
La partita è vinta da Baldo e da Anna Maria. Bernardo, mentre la folla sta per invadergli la casa, viene a patti e firma il contratto che lega per sempre i due innamorati, sui quali i Compagnacci gettano fiori cantando un inno alla giovinezza e alla gioia.


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